ILIO MURACA, GENERALE E SCRITTORE

ILIO MURACA, GENERALE E SCRITTORE S. Goretti

Una grave perdita per l’Associazione è stata la scomparsa del gen. Ilio MURACA, classe 1922, socio effettivo della sezione di Firenze e già combattente nelle file della Divisione “Garibaldi”, avvenuta il 7 marzo 2017 e la cui notizia ci è pervenuta con molto ritardo.

Il suo contributo nella Resistenza è stato variamente articolato, dalla partecipazione attiva agli eventi nei Balcani, all’impegno nelle associazioni partigiane, alla ricerca e valorizzazione storica sull’apporto delle forze armate nella liberazione dal nazifascismo. Lo ricordiamo, tra i molteplici incarichi, presidente della Commissione di studio sulla Resistenza dei militari italiani all’estero, voluta dal Ministro della Difesa Zanone e che nel corso degli anni 1988-92 ha prodotto numerosi volumi, due dei quali dedicati alla “Garibaldi”.

Pur non avendo ricoperto ruoli nell’ANVRG ha preso parte ad alcuni congressi. A Rimini, nel 2006, in un apprezzato intervento ricordò i giorni in cui, proveniente dai battaglioni della divisione “Italia”, entrò in contatto con la “Garibaldi” e col suo ultimo comandante Carlo Ravnich partecipando, giovane sottotenente, alla battaglia del Durmitor (agosto 1944). Ripercorse in quell’occasione le tappe successive al rientro dei reduci a Taranto: “la raccolta della divisione a Viterbo, il nuovo ciclo di addestramento alle armi inglesi a Cesano di Roma, per poter raggiungere la linea Gotica ove si combatteva ancora, e poi Minervino Murge per sedare la rivolta dei contadini, la Sicilia per combattere il fenomeno del separatismo e catturare il bandito Giuliano, con i cannoni e le cingolette, portate al seguito dal maggiore Zavattaro Ardizzi, la parentesi dell’Alto Adige, quasi una vacanza. E poi Firenze, con la nascita della “Voce garibaldina”, da cui è nata “Camicia Rossa” e, sempre a Firenze, il commovente commiato dal col. Ravnich, e infine Pordenone dove si può dire conclusa finalmente la vita della “Garibaldi”, con il suo testimone passato al 182° Reggimento, quello con le cravatte rosse, di Sacile.”

Collaborò in più occasioni a Camicia Rossa. L’ultima, nel 2009, con la pubblicazione di un inserto speciale che riassumeva in poche pagine, in maniera davvero efficace, la storia della Resistenza dei militari italiani all’estero – dall’Albania, Corsica, Francia, Grecia e Mar Jonio, Isole dell’Egeo sino alla Jugoslavia. Concludeva quel contributo con un invito a cogliere le novità che la Resistenza, sia in Italia che all’estero, ha introdotto nella storia “e in particolare quegli elementi di rottura

e di svolta originati da quei soggetti i quali, da una posizione spesso subalterna, ne sono divenuti spesso i principali protagonisti, guidando la rivolta della coscienza collettiva, contro l’abbandono dei capi ed il loro tradimento”.

Ai figli e agli altri familiari giungano le affettuose condoglianze del sodalizio garibaldino.